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06.11.2023 | White-papers

CON ALCUNI GRANDI COLPI ENTRI NELLA STORIA DEL GOLF - CdT.ch

Primo italiano a giocare la Ryder Cup, Costantino Rocca è rimasto nel cuore di molti appassionati di golf. Anche di quelli elvetici, che aveva deliziato nel 1997 quando si aggiudicò lo European Masters di Crans-Montana. Abbiamo incontrato il campione bergamasco negli scorsi giorni a Magliaso in occasione dello  Skins Game dello Swiss Hickory Open 2023.Cinque anni fa, a Castelconturbia (Novara), Rocca aveva iniziato a prendere dimestichezza con i bastoni d’epoca, coinvolto in una competizione da Paolo Quirici. Si può dire che in quell’occasione ha scoperto una passione per un gioco d’altri tempi? Il 67.enne di Bergamo sorride e confessa che l’esperienza gli era piaciuta. «Giocare con materiale antecedente agli anni Trenta dello scorso secolo non è così semplice come sembra. Ci vuole una particolare sensibilità.
Molti campioni di oggi potrebbero trovarsi in difficoltà. Sarebbe un po’ come mettere in mano agli attuali fenomeni del tennis le racchette di legno. Qualcuno potrebbe trovarsi a suo agio. Altri, la stragrande maggioranza, rischierebbero di steccare i colpi. Questa sensibilità, lo ammetto, non è nelle mie corde.

Ma ho apprezzato l’invito che mi è stato rivolto. Poi con Paolo, che da anni insegna al Golf Club Lugano e che ho conosciuto bene soprattutto quando eravamo entrambi regolarmente impegnati sul circuito europeo, c’è un rapporto di stima e di amicizia che non è mai venuto meno. Paolo, ancora prima di lasciare il  mondo dell’alta competizione, ha sempre subito il fascino della storia del golf. Per hobby ha anche ripristinato vecchi bastoni. Se ricordo bene, una decina di anni fa si è pure concesso il lusso di conquistare in Scozia il titolo mondiale dell’Hickory, vincendo tra l’altro anche importanti trofei negli Stati Uniti».

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Articolo del Corriere del Ticino del 17.10.2023